La magia degli errori.
Noi non siamo gli errori che commettiamo. Se non stai facendo un errore, è un errore.
Buongiorno e Buon Inizio di Maggio, Anime Belle!
Mettere il piede in fallo è un dato di fatto. Accade, è una certezza, com'è una certezza che l'errore lo abbiamo commesso e mai siamo, mai, noi stessi l'errore commesso.
Esiste sempre un motivo alla base delle nostre azioni o delle nostre parole e di questo, volenti o nolenti, ne siamo responsabili. Noi continuiamo ad esistere con la consapevolezza o meno dell'aver commesso uno sbaglio, e che, prima o dopo, si ripresenterà ai nostri occhi per essere compreso. Noi esistevamo prima dell'errore ed esistiamo dopo di esso, modificati.
Sbagliare fa parte del processo di apprendimento. La consapevolezza e l'insegnamento che ne riusciamo a trarre saranno l'effetto modificante. E tutto questo si sommerà a ciò che abbiamo imparato ad essere. La giustificazione che vorremmo ci salvasse sempre e ci mettesse al riparo dal giudizio altrui non è un atto dovuto a nessuno perché tutti siamo comunque sempre responsabili di ciò che facciamo e diciamo e tutti possiamo sbagliare, prima o poi. Il vero dolore nasce nel vedere che gli altri ci giudicano in base ai nostri errori talvolta senza appello. Giudicandoci per l'errore commesso finiamo per diventare qualche volta l'essenza di tale errore anche ai nostri occhi. La definizione di ciò che siamo, da quel punto in poi, passerà per i nostri sbagli e se non viene concessa la possibilità di raccontare il perché, o se non viene concesso di ascoltare il nostro pentimento o di raccontare ciò che abbiamo imparato, vivremo in un mondo senza possibilità di perdono.
Questa settimana ve ne parlo sul Blog, con un pezzo un tantino complesso, ma sostanzialmente concreto, dove esploro questo brutto vizio, tipicamente umano, di essere i severi giudici di noi stessi, condannandoci per ogni piccolo errore o sbaglio commesso, minando la nostra autostima, eticchettandoci e limitando la nostra capacità di andare oltre e comprendere il nostro vero valore. Cerco di capire, insieme a voi, quanto sia pericoloso basare le fondamenta della propria vita su qualcosa di esterno a noi, che non possiamo controllare. Come quando basiamo la nostra identità sociale solo sul colore della nostra pelle, o solo sul lavoro o solo sulla famiglia. A un certo punto ci sposiamo l’etichetta del momento in cui questi elementi ci portano: “la persona straniera”, la “persona disoccupata”, la persona divorziata”.
Sul Blog troverete anche due biografie di persone #mixedwithblack, Abram Petrovič Gannibal e Joseph Boulogne Chevalier de Saint-George. Una nuova serie che ho dedicato a tutte le personalità Mixed che hanno popolato la storia di questo pianeta e che troverete completa nella nostra pagina Facebook. A proposito…. avete dato il vostro contributo con un piccolo “Mi piace”?
Per ultimo, ma non ultimissimo, troverete un’interessante storia di neri soldati nazisti, un pezzo che fa riflettere su quanto, ancora oggi, i neri abbiano difficoltà a riapproprarsi della propria identità e della propria storia.
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Buona lettura e….. ad maiora semper!
Wizzy!